La Storia di Petra
Sono nata negli anni 80 ultima di 5 figli.
Sono sempre stata una ragazzina un po’ iperattiva. Studiavo, ero sempre in compagnia di amici, ascoltavo musica, dipingevo, facevo sport e ballavo. A volte facevo anche più cose contemporaneamente. Avevo sempre le idee chiare. Ero decisa e coraggiosa.
Papà era un commerciante ambulante e mamma ci accudiva. Il sogno di mamma ,che presto si trasformò in passione, era quello di fare l’estetista.
Ai suoi tempi era impensabile che una donna (figlia di contadini) potesse studiare e per di più lavorare. Era invece costretta a badare ai suoi fratelli e alla casa, per cui il suo sogno di lavorare nel mondo della bellezza le era stato vietato fin da subito.

La determinazione che mi ha sempre contraddistinta
La mia era una famiglia umile e siamo cresciuti bene, mentre da un lato papà ci insegnava con fede l’onestà, dall’altro mamma ci spronava a renderci responsabili e autonomi.
Crescendo ognuno prendeva la sua strada e intraprendeva il suo lavoro.
Tutti pronti a collaborare alle spese di casa e a dare una mano a papà nel sostenere le spese familiari (c’era un grande bisogno).
Papà ci ha sempre insegnato che la paura è il nostro peggior nemico da affrontare. Senza la paura siamo in grado di compiere gradi cose. E così, per insegnarmi a nuotare e a combattere la paura del mare, un giorno, avevo 9 anni, mi lasciò in mare aperto e mi disse: “adesso, se hai coraggio, vieni da me”.
Fu quella paura di affogare che mi fece nuotare fino a lui, a riva. Usò la stessa tattica anche con la bicicletta. Togliendomi le rotelle senza preavviso.
Da quel giorno ho capito che la vita è fatta per chi ha coraggio. Per chi sa superare le sue paure. Ed io non mi sono mai persa di coraggio perché sapevo che c’era sempre qualcuno che, in caso fossi caduta, mi avrebbe aiutato ad alzarmi.
Perchè decisi di fare l’estetista
Passarono gli anni e conclusi gli studi superiori di ragioneria. Era il 1998 ed ero molto combattuta perché da un lato la mia passione per la pittura mi spingeva a scegliere l’accademia delle Belle Arti, dall’altro avevo la passione per il mondo scientifico. Volevo fare il medico estetico.
Ma in quegli anni bisognava solo darsi da fare e , quindi, andare all’università significava perdere tempo e denaro. Così mi feci la prima estate da barista guadagnandomi la patente di guida.
Tornai dalla Puglia decisa a continuare gli studi.
Ma le parole di mamma mi frenarono: “Impara un mestiere tanto poi all’università ci andrai coi tuoi soldi”.

Il sogno di mamma stava per trasformarsi in realtà quando ,un giorno, le dissi che, nonostante non ero affatto d’accordo, se proprio dovevo scegliere un mestiere, volevo essere un’estetista autonoma e indipendente.
Niente stipendio, nessun vincolo, niente contratti.
La formazione come estetista e le prime collaborazioni
In quegli anni mi appassionai al mondo beauty conoscendo grandi nomi del mondo del make up come Gil Cagnè, Lorenzo Visciglio e Stefania D’Alessandro. Fu un colpo di fulmine tra me e l’estetica. Un amore a prima vista. Quel mondo entrò in sintonia con le mie doti artistiche.
Finita la scuola di estetica cominciai a lavorare come Free Land operando come libera professionista per diverse società e centri estetici senza avere alcun rapporto contrattuale di dipendenza con essi.
Non mi aspettavo questo successo e cominciai a guadagnare i miei primi soldi contro ogni mia aspettativa.
Nel 2003 mi iscrissi , finalmente, all’Università presso la facoltà di Farmacia Federico II di Napoli e conseguii la laurea in Tecniche Erboristiche nel 2006 col massimo dei voti e conquistando 2 borse di studio (che mi tornarono utili per pagarmi le tasse universitarie e i libri).
Gli anni dell’università sono stati i più belli della mia vita . Ricordo con piacere la dott.ssa Laneri, mia docente di cosmesi naturale , quando di nascosto mi chiamava per portarmi in laboratorio e mostrarmi le sue ultime composizioni cosmetiche. Amava il fatto che fossi un’estetista e , di conseguenza, ricevere un parere tecnico sulle sue creazioni. Infatti mi regalava sempre dei flaconi o dei barattoli delle sue creme dicendomi “Adesso lei va a casa, le prova sulle sue clienti, e mi fa sapere se sono piaciute. Sono tutti prodotti biologici senza siliconi e senza conservanti”
Fu lei a trasmettermi l’amore per il mondo bio e per la cosmesi conservativa naturale non testata sugli animali.

Altra nuova esperienza, altra responsabilità che seppi prendere con orgoglio e anche un po’ di ansia.
Mai un’esperienza simile fu così bella e ardua. Imparai presto quanto fosse interessante (e difficile) trasmettere passione, competenza e rispetto per il proprio lavoro a decine e decine di allieve.
Avevo allieve di ogni età e istruzione, mi sentivo spesso a disagio dover stare alla cattedra dove un anno prima erano sedute le mie insegnanti. Portai un po’ di innovazione e qualche nozione di chimica in più riguardo alla cosmesi. Furono i 3 anni più difficili e più belli della mia vita.
Le mie ragazze mi amavano ma io volevo fare troppo per il direttore di quell’istituto. Il metodo di insegnamento di quella scuola, col senno di poi, lo trovai un po’ obsoleto.
Non mi andò bene. Fui licenziata per eccesso di zelo.
Credo che nelle scuole private fanno di tutto per farti fare corsi a pagamento “specialistici”, lì c’è un ottimo business e io all’epoca ingenuamente non l’avevo capito.
Meglio così visto che i miei impegni si erano moltiplicati e mi portavano a girare tutta la Campania tra lavoro , corsi professionali e meeting con alcuni medici estetici i quali mi facevano fare la relatrice nei loro eventi.
Parlavo sempre di cellulite oppure di acne. Ne parlavo con riguardo puramente estetico e anche sulla base delle mie conoscenze di botanica. Davo pareri su cosmetici e manualità degli stessi. Ai medici piaceva la mia preparazione sull’argomento.
Dopo un po’ di esperienze da free land e da relatore nei vari convegni medici, dopo svariate collaborazioni in centri di medicina estetica e dopo aver collezionato decine e decine di attestati specialistici , avevo voglia di mettermi in proprio.
Il sogno di aprire un centro estetico diventa realtà
L’idea mi entusiasmava anche se significava spostarmi in un’altra città e investire tanti soldi.
Cominciai a chiedere prestiti alla mia famiglia. Trovammo un locale molto bello e grande e nel giro di 6 mesi, con non poca fatica, aprimmo la nostra prima attività.
Il primo anno andò alla grande,cosi sembrava, il secondo e il terzo un pò meno.
Cominciai a rendermi conto che eravamo sempre in ritardo nei pagamenti tra affitto e utenze e cominciammo ad accantonare i pagamenti di alcuni contributi. Purtroppo non riuscimmo nemmeno a reclutare personale, eravamo solo noi due. Eravamo inesperte e ingenue, la mia socia tra l’altro era poco appassionata al lavoro, e nel giro di qualche mese, dopo l’ennesima discussione, decidemmo di fare dei turni.
Lei di mattina e io di pomeriggio. Ma fui obbligata a farmi entrambi i turni (compresa la pausa pranzo da sola) quando mi accorsi che le clienti reclamavano la mia assenza e l’inefficienza del centro estetico.
Più tardi decisi di mia iniziativa di assumere una dipendente che mi aiutasse nel lavoro perché da sola era davvero impossibile. La pagavo di tasca mia per evitare discussioni.
Facevo orari massacranti, lavoravo 12 ore al giorno per 6 giorni a settimana, quantomeno per recuperare le spese e restituire i soldi investiti in quell’impresa impossibile.
Ero sola, in un posto lontano da casa dove, per fortuna, ero riuscita a conquistare il cuore di tutte le clienti che mi avevano conosciuto e apprezzato per il mio modo di essere e per la mia passione per il lavoro.
“Dovresti andare via di qua, aprire un centro estetico tutto tuo, sei brava” mi dicevano.
Ebbi la forza e il coraggio di resistere 5 lunghissimi anni in quella situazione infernale.
Ben consapevole di quello che mi aspettava, farmi le valige e andare all’estero a cercare un lavoro qualunque oppure recuperare una piccola somma da persone che si fidavano ancora di me e aprire una piccola attività tutta mia, nella mia città.
Mi misi subito all’opera, giusto il tempo di tornare a casa, riprendere le mie vecchie abitudini, ritrovare i miei vecchi amici, e cercarmi un locale piccolo con un costo di affitto più basso possibile.
Lo trovai.
Grazie alla mia tenacia e all’aiuto di amici e parenti, nel 2015 riuscii ad investire una piccola somma per ricominciare. Aprii la mia nuova attività. Senza soci. Portai le mie poche attrezzature e tutti i miei sogni. Avevo tanta sete e anche tanti debiti da sanare. Anche quelli della vecchia attività e della mia ex socia che sparì dalla circolazione.

Nell’aprile del 2016 riuscii a cancellare gran parte dei miei debiti e nell’estate dell’anno successivo riuscii persino a concedermi una piccola vacanza al mare.
Le cose sembravano andare sempre meglio fino a quando mi accorsi che, oltre a sostenere le spese relative alla mia attività, in tasca mi rimaneva ben poco e, sinceramente, dopo tutti quegli anni di sacrifici fatti, la cosa cominciava a non piacermi più.
Così mi accorsi che qualcosa poteva migliorare. Erano tante le attività come la mia che in quegli anni chiudevano “per fallimento” ma altrettanto erano le attività che ben reggevano e affrontavano il difficile mercato. Notavo che c’erano attività di successo e parallelamente, anche imprenditori che non facevano che lamentarsi e chiudere.
Mi chiedevo: se esistono quelle di successo é perché c’è qualcuno o qualcosa che le fa funzionare nonostante “la crisi” ed io devo scoprire la verità.
Così mi misi a studiare il magico mondo del marketing e mi si aprì un mondo fantastico.
La gente si fida di te e non dei prodotti che usi. Alla gente non importa solo quanto sei brava ma piuttosto che esperienza vive nel tuo negozio.
La gente vuole risolvere un problema, non vuole sentirsi raccontare favole. Se sei esperta nel tuo settore lo devi dimostrare, lo devi saper divulgare, non puoi rimanere inerme ad aspettare. La concorrenza è spietata, devi studiare il mercato, devi studiare il tuo pubblico di riferimento e specializzati fino a restringere il tuo target.
Come nasce il metodo Bio Tatuaggio Petra
Una tecnica di tatuaggio permanente alle sopracciglia molto invasiva e dolorosa. Dove vengono utilizzati pigmenti chimici e un bisturi attraverso il quale si effettuano tagli per la creazione di disegni che danno l’effetto tridimensionale di peletti quasi realistici.
Il problema è che, da questo grande business, è nato un mondo parallelo di abusivismo e improvvisazione creando non pochi problemi a moltissime donne che, ignare delle conseguenze, negli ultimi 3 anni, si sono affidate a questa tecnica cruenta.
Il problema che emergeva giorno per giorno era che si presentavano clienti danneggiate e deluse che mi chiedevano una soluzione per rimediare a quei danni tissutali ed estetici.
Questa richiesta continua mi portò a studiare tutti i rimedi naturali esistenti per recuperare la forma e la consistenza persa delle sopracciglia.
Grazie alle mie conoscenza di botanica cominciai a studiare gli effetti dell’henné e di altre sostanze biologiche sia per la cura che per la bellezza di ciglia e sopracciglia.
Passai 6 mesi a studiarne i benefici officinali e medici. Questa pianta formidabile dagli effetti straordinari regala anche bellissimi risultati estetici. Infatti colora in maniera duratura sia i peli che la pelle donando un effetto “finto tatuaggio” disegnando perfettamente l’arco sopraccigliare a tuo piacimento.
Dopo 6 mesi di studi e ricerche della formula giusta, del dosaggio esatto e di tutte le possibili controindicazioni, capii che questa era la mia occasione: risolvere il problema che affligge decine di mie clienti.
Oggi sono ideatrice del metodo “Biotatuaggio Petra, sopracciglia all’hennè senza dolore” per sopracciglia perfette senza coloranti chimici, senza cicatrici e con la possibilità del +60% di ricrescita dei peli in pochi mesi.
Io sono la prima testimonianza del mio Metodo. Ho recuperato la forma delle mie sopracciglia ormai diradate e deboli e ho “salvato” il destino delle sopracciglia di tutte quelle donne che avevano deciso di sottoporsi a un tatuaggio permanente.
La mia testimonianza e quella di un centinaio di donne che si sono avvicinate al mio Metodo è stata spunto per parecchie interviste su alcuni giornali locali e si può constatare sulle centinaia di recensioni che ogni giorno le mie clienti lasciano sulla mia pagina. Il loro entusiasmo è il mio orgoglio. Grazie al mio Metodo Biotatuaggio Petra ridisegno la forma perfetta delle loro sopracciglia, stimolo la ricrescita naturale dei peletti e regalo loro gioia e soddisfazione.
Ultimamente ho anche ideato un mascara biologico rinforzante, rigenerante e stimolante della ricrescita che, usato tutte le sere, dà ottimi risultati senza mai più pensare di ricorrere a metodi estremi e dolorosi come il tatuaggio o il microblading.

Sono soddisfatta di aver ideato la mia linea Biologica per la salute e la bellezza delle sopracciglia e della pelle perché ha dato maggiore fiducia alle mie clienti.
Adotto un metodo di lavoro preciso e studiato per ogni percorso di bellezza nel mio salone. Ho uno staff composto da 4 collaboratrici esperte e ben formate.
Ho insegnato loro il mio stile, il mio modo di lavorare e soprattutto il modo di approcciarsi alle nostre clienti cercando di capire i loro gusti e le loro esigenze e di essere capaci di trovare per loro sempre la soluzione più adatta.
Se mi guardo indietro scopro di me una donna che ha lavorato sodo e nonostante le brutte esperienze e le disavventure ha saputo portare avanti il suo sogno senza timore. Avevo sete e ho sete ancora.
I progetti futuri sono tanti, non smetto di sognare e soprattutto non smetto di studiare perché dietro ogni successo c’è sempre un duro lavoro e delle persone che si fidano di te. A partire dai tuoi genitori.
Grazie, Petra.
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PETRA CENTRO ESTETICO
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